Tutte le grandi tragedie hanno luogo
qui, in questo angolo sperduto di questo bosco nascosto al mondo.
Spesso mettere da parte la delusione, negarsela e mascherarla con dei
vestiti a fiori, è l'unica soluzione. Io mi sono fumata troppe
sigarette da quando sono qui e il vino ha perso il sapore che aveva
le prime volte ma non posso fare altrimenti. Sono venuta qui per
sentirmi addosso quei due/tre problemi, quella sensazione che
assomiglia alla febbre, quelle paure che bloccano, insomma tutte
quelle cose che sentono tutti e che io non sentivo più. Bene. Ho
portato una stufa, una coperta di lana, il the caldo e un libro che
non mi piace. Tutto questo dovrebbe aiutarmi a sciogliere tutto e a
sentire. Sentire. Ecco, mi fa male la pancia e forse mi sta per
uscire una lacrima. Dai, ci siamo quasi. Non ho freddo però la stufa
la accendo ugualmente. Una volta qualcuno mi disse che anche quando
non si sente freddo bisogna in qualche modo prevenirlo. Io lo avevo
guardato stupita "per quale assurdo motivo dovrei negarmi
l'unica cosa che mi salva?". Questo caldo assurdo fatto di piedi
che si toccano, occhi che si capiscono, battiti, farfalle, pianti e
cose varie. Io non volevo star male però so che mi sarebbe servito.
Perché adesso, ora che tu mi hai deluso e che te ne sei andato senza
spiegarmi il perché, mi è venuta voglia di ricominciare a suonare
il pianoforte e di scrivere quella storia che avevo messo nel
cassetto anni fa. Non volevo soffrire perché avevo paura di lasciare
tutto, di perdere la testa e perdermi. Invece, mi hai salvato. Tu sei
la sofferenza migliore che si possa desiderare perché la tua assenza
mi ha ridato la presenza, la mia, quella che fino ad oggi aveva un
vestito rosso con dei fiorellini bianchi.
Scrivo perché non so parlare, suonare e nemmeno leggere con attenzione. Scrivo perché è l'unica cosa che so fare, altrimenti non farei nulla. Non so nemmeno leggere l'orologio, perdo davvero tanto tempo a provarci. Tutte le volte la lancetta va avanti e io non so starle dietro. Per stare al passo con i tempi, per partecipare attivamente a questo grande gioco contemporaneo, ho deciso di analizzare le cose con l'unico strumento a me congeniale: la scrittura, il salvagente nel mare delle cose.
Nessun commento:
Posta un commento