venerdì 2 ottobre 2015

Bugie a sfondo bianco con pois lilla


A: "Ci ameremo, Luca. Ci ameremo ancora."
L: "Aveva ragione quello quando diceva che la coscienza umana è stato un tragico errore dell' evoluzione."
A: "A saperlo che bastava non sapere, far finta di non sapere. E invece abbiamo voluto sapere e questo ci ha distrutto. No, forse dovremmo finirla e fingere di non esserci mai persi. Ricordarci di quella volta che ci siamo amati per non innamorarci, che abbiamo sofferto per non soffrire."
L: "Si, ripenso a quando mi hai detto che non avrei mai dovuto baciarti se avessi voluto tenerti vicino a me, attaccata a me. Mi ha detto che i fatti rovinano i pensieri e io ho provato, giuro che ho provato, a non fare e a pensare e basta. A pensarti e ad amarti. Ad amarti pensandoti. A volte, però, mi viene voglia di sedermi su un divano e non alzarmi mai più. Lo so, non dovrei nemmeno pensarlo, ma te lo dico, te lo dico e basta. Una volta (non ora e neanche domani insomma una volta come c'era una volta) potresti venire su quel divano ad avere voglia di non alzarti mai più insieme a me, potremmo mangiarci su quel divano, guardarci i film, io non ci proverei, lo giuro Anita, non ci proverei davvero."
A: "Chissà quante volte ho immaginato quel divano. E ci ho mangiato. E ci ho pianto. E ci ho scritto un film. Non ho mai avuto voglia di alzarmi da lì ma l'ho fatto, senza essermi mai seduta, perché sapevo come sarebbe andata a finire e io non avrei mai voluto che finisse. L'ho fatto per noi, Luca, l'ho fatto per noi, per quel noi che non ci sarebbe mai stato se io avessi preso la bicicletta e fossi venuta su quel sofà."



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