mercoledì 28 ottobre 2015

Dicesi consapevolezza



Io di vita dentro ne ho sentita una volta ed ho capito una cosa.
Le persone che incontri riempono la scatola di cose che in verità già possiedi. Questo lo sapevo già, ma quello che ho capito al tempo è che siamo dei pesaculo. Lasciare agli altri il compito di buttare dentro tutto il necessario è solo un modo per non farlo da soli, per non avere coraggio, per lasciarsi fare la vita. Ci si presenta come una scatola vuota giusto per il gusto di dare all'altro la possibilità di sentirsi importante, di dirgli "mi completi". Io la vita me la sono sentita addosso quando ho semplicemente deciso di lasciare la mia scatola mezza vuota. Dentro c'erano i miei obiettivi, il mio amore per Rachele, l'affetto per mia madre e soprattutto il mio diario pieno di parole e parolacce. Non c'era niente di altri, niente che qualcun altro aveva provato a metterci dentro. Forse l'unica cosa che potrebbe essere stata di un altro è l'amore per Rachele. Ricordo che una volta mi era capitato sotto mano un libro di un mio amico che faceva lettere all'università. C'erano dentro tante cose scritte sull'amore, Platone, Petrarca, e soprattutto Ficino. Quello che mi sono costretto a capire e che probabilmente non è il vero senso del testo è che l'amore è morte e doppia vita, l'anima che muore nell'amante migra nell'amato che ricambiando il sentimento le da nuova vita. Insomma una gran bella teoria che spiegava il perché del dolore che è anche piacere, del fuoco che è anche ghiaccio e della vita che quindi è anche morte. Allora se devo pensare alla mia scatola, forse Rachele qualcosa ci ha messo dentro.
Apparte lei, per il resto era tutta roba mia. Lì, dentro le mura della mia testa riempita a metà mi sentivo felice, sentivo di avere in mano la mia vita, di poter gestire tutto perché tutto quello che avevo ero io. Poi, dentro ci sono finite il mio squallido lavoro, l'assenza di Rachele, la malattia di mia madre e le mie parole che ormai erano solo parolacce ed ho sentito di non poter far niente. Insomma, nel momento in cui ho cercato negli altri un po' di me, mi sono perso e ho perso tutto. Questo viaggio per me è un po' un voler svuotare la scatola di tutto quelle cose che altri hanno cercato di mettere dentro. Lasciare solo me, i miei sentimenti, le mie parole e buttare quelli degli altri. Sembra un desiderio di un burbero egoista che si chiude nella sua solitudine, ma io ho semplicemente deciso di vedere questa scatola, che è la vita, mezza piena.

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