mercoledì 11 novembre 2015

Senna



Era lì, sul pontile e scivolava. Qualcuno l' aveva portata li, qualcuno che non voleva vederla più. 
L' aveva presa, trascinata, convinta.
Ora se ne stava lì, quasi per dispetto, come se infondo a stare lì, ferma, quel qualcuno fosse costretto a guardarla. 
Non era notte.
Non era giustificata a cercare luce nel buio.
Non aveva  motivo per stare lì. Proprio nessuno.
In effetti non si poteva fare a meno di guardarla. Aveva un modo di stare immobile che dava ai nervi, un fermarsi arrogante.
Le avresti voluto dire "spostati, non stare lì, almeno non in quel modo!".
Scivolava come solo lei sapeva fare, leggera, immotivata, inadeguatamente leggera.
C'era il sole alla linea. Quella che divide l'acqua dal cielo, che separa il grande dall'immenso. Quella che divideva lei, dentro, tra il cuore e lo stomaco. Proprio per questo se ne stava lì.
Non sapeva cos'altro fare. Quella linea, la immobilizzava.
Eppure a guardarla nessuno avrebbe pensato che in realtà era felice di non riuscire a muoversi.
La guardavi e sembrava terrorizzata, fuori luogo appunto.
Lei, invece, era sollevata.
Avrebbe voluto ringraziare quel qualcuno per averla costretta a stare, finalmente, ferma.
Aveva corso lungo la linea tutto il tempo, tutto quello che le era stato richiesto, con tanto di quel fiato che aveva creduto di non farcela più.
Ma adesso, proprio lì dove non aveva mai pensato di ritrovarsi, aveva trovato la pace.
Ora che era scesa da quella linea per restare sospesa, si sentiva bene.
A volte, pensava, la vita ti porta su strade sconosciute.
Qualcuno ti fa perdere per poterti ritrovare.
Non è vero, pensava, che la certezza è una cura.
Lei si curava perdendosi, trovandosi per caso dove non sarebbe dovuta stare.
Sapeva che una volta andata via da lì avrebbe smesso di sentirsi tranquilla.
Se avesse mosso anche soltanto un dito di una mano, sarebbe caduta.
Stava lì, come un palloncino in aria l'attimo prima di scoppiare.
È solo che lei non sarebbe scoppiata. Si sarebbe mossa e questo avrebbe cambiato tutto. 
Allora per un po' se ne sarebbe stata lì, ferma, solo per il gusto di rimandare l'inevitabile.
Avrebbe aspettato il momento giusto per scegliere di cambiare.
Avrebbe mosso un dito e poi,
Puf...

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