tag:blogger.com,1999:blog-88590989381582236832024-03-14T03:40:09.992+01:00L'orologio di Llora ovvero un modo per stare quiScrivo perché non so parlare, suonare e nemmeno leggere con attenzione. Scrivo perché è l'unica cosa che so fare, altrimenti non farei nulla. Non so nemmeno leggere l'orologio, perdo davvero tanto tempo a provarci. Tutte le volte la lancetta va avanti e io non so starle dietro. Per stare al passo con i tempi, per partecipare attivamente a questo grande gioco contemporaneo, ho deciso di analizzare le cose con l'unico strumento a me congeniale: la scrittura, il salvagente nel mare delle cose.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00234489259824105693noreply@blogger.comBlogger38125tag:blogger.com,1999:blog-8859098938158223683.post-80814793514853385882017-11-16T12:48:00.003+01:002017-11-16T12:54:30.174+01:00Rientrare<div style="color: #454545; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-OYX0crRzj0s/Wg16MjIunRI/AAAAAAAAB2A/wt753X6ZtcESL-_rtmsj1oglcArO4cvSgCLcBGAs/s1600/Robert_Frank_political.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="429" data-original-width="660" height="208" src="https://3.bp.blogspot.com/-OYX0crRzj0s/Wg16MjIunRI/AAAAAAAAB2A/wt753X6ZtcESL-_rtmsj1oglcArO4cvSgCLcBGAs/s320/Robert_Frank_political.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">È così che si va lentamente verso le distese di sorrisi inesperti. </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Così come le mie mani aperte che catturano i tuoi ritorni, le tue stanze si spalancano e lasciano entrare la neve.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Siamo così, neutrali e di parte, la nostra immensa parte di fiume. Risuonano le nostre faticose colline di ragioni insieme alle le tue incredibili polveri d’amore.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Seta di sassi che stancamente sta.</span></span></div>
</div>
<div style="color: #454545; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Restiamo e andiamo e l’acqua e noi e i vortici e il vento e la pace e poi noi.</span></span><br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Ritorni come fanno le case, rimetti la legna nel fuoco, riempi di calma le finestre. Ritorni e vai e la sabbia e noi e la fame e la ghiaia e la brina e poi noi.</span></span><br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Le parole che sanno fare, così tu, e io, e le cose infinitamente dette e mai sazie.</span></span><br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">È così che si procede ripetutamente verso chi resta e se ne va.</span></span><br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">È così che mi addormento in questo letto di per sempre e mai. </span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00234489259824105693noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8859098938158223683.post-92081557537596905432017-10-23T14:38:00.003+02:002017-11-16T12:54:43.936+01:00Imperfettamente<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-9-ew4Rdxsx8/We3i-sFNs9I/AAAAAAAAB1s/tJQdkx5uhv0oWOIYb3C2aHjuP9H0PebsACLcBGAs/s1600/c0e486c900ac4ff783b89f37143a17ef--robert-frank-photography-robert-richard.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="371" data-original-width="564" height="262" src="https://2.bp.blogspot.com/-9-ew4Rdxsx8/We3i-sFNs9I/AAAAAAAAB1s/tJQdkx5uhv0oWOIYb3C2aHjuP9H0PebsACLcBGAs/s400/c0e486c900ac4ff783b89f37143a17ef--robert-frank-photography-robert-richard.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Se fosse stato<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>possibile spiegare qualcosa a Eva, giuro che l’avrei fatto.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">
</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Avrei preso tutto il fiato possibile e le avrei detto che in
questa vita, non conoscevo altro che lei.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">
</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Le avrei detto che le strade immense che abbiamo percorso
insieme erano state faticose. Che le ragioni del cuore spesso ti fanno fare dei
giri vorticosi e che non bisogna mai fermarsi. Bisogna andare, sempre. Le avrei
ricordato, ogni giorno, che le mie spalle erano state messe al mondo per
sorreggerla, che nessuno si salva con poco, che qualcuno ce l’ha fatta vendendo
il suo tutto. Avrei speso l’oro del vecchio mondo per pagare la sua rinascita.
Avrei costruito tante stanze, tante grotte, tante navi. Avrei ucciso il mio
buio e l’avrei trasformato in un bel posto. Avrei creato con le mani i
sentimenti per poterle far vedere che esistevano, che non erano supposizioni, che
erano proprio lì, “apri la mano”, erano lì, non avrebbe potuto non vederli.
Avrei preso quelle sensazioni e le avrei posate sulla sua pancia e poi le
avremmo accarezzate insieme. Insieme, ovunque. Nel mare, sotto le montagne, sopra le cicatrici. Le avrei sussurrato l’amore senza
mai alzare la voce così come si fa con le creature autentiche che hanno i
timpani puri<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>alle quali bisogna mettere le mani sulle
orecchie quando tira forte il vento.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Se fosse stato possibile raccontare a Eva
la storia del nostro amore, giuro che l’avrei fatto.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Se fosse stato possibile
toglierle la pelle rovinata dalle correnti devastanti che l’avevano lasciata
sulla mia riva, l’avrei spogliata e l’avrei coperta con il mio involucro che da
secoli aspettava soltanto lei.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Se solo fosse stato possibile, io, giuro, che
l’avrei fatto.</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00234489259824105693noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8859098938158223683.post-84632223267166353002017-09-30T00:02:00.000+02:002017-11-16T12:55:03.909+01:00Soffia, scorre<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-AvyTW4kFwUM/Wc7BPg6ndAI/AAAAAAAAB1M/7--ROv6_jQE0BUc6bI6Y1OS-BTEkmUGAwCLcBGAs/s1600/e828b8e618568ed1364000decefb7f52.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="635" data-original-width="850" height="239" src="https://3.bp.blogspot.com/-AvyTW4kFwUM/Wc7BPg6ndAI/AAAAAAAAB1M/7--ROv6_jQE0BUc6bI6Y1OS-BTEkmUGAwCLcBGAs/s320/e828b8e618568ed1364000decefb7f52.jpg" width="320" /></a></div>
<span class="_mh6 _wsc" id="cch_f1e8b0ff953e77c"></span><br />
<div class="_3058 _ui9 _hh7 _s1- _52mr _43by _3oh-" data-hover="tooltip" data-tooltip-content="Venerdì 21:47" data-tooltip-position="right">
<div class="_aok">
</div>
<div class="_aok" style="text-align: justify;">
<span class="_mh6 _wsc" id="cch_f1e8b0ff953e77c"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><span class="_3oh- _58nk">Quando non ero preparata e il tuo fiato ha nutrito il mio, non c'erano scuse, non eravamo previsti.</span></span></span></div>
<div class="_aok" style="text-align: justify;">
<span class="_mh6 _wsc" id="cch_f1e8b0ff953e77c"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><span class="_3oh- _58nk">Non erano stati rifatti i letti e al nostro arrivo nessuno ci aveva fatto trovare gli asciugamani puliti. Poi le stagioni sono passate veloci e tu sei rimasto lo stesso intorno a me ma non dentro. Come quando arriva la pioggia e se ne va subito. Resta l'odore ma non il bagnato. Così tu, profumo intenso e niente più. Quello che potevi, in modo silenzioso. Come quell'acqua che cade dal cielo che scompare e non fa in tempo a lasciare il segno. Ma qualcosa, resta. Così tu, nelle linee sottili che collegavano le nostre primavere e i nostri autunni, hai saputo colpirmi senza marchiarmi. Un segno leggero, la pioggia che non pesa sulla testa, e sul cuore. Nessuno sapeva cosa succedeva in quei letti lontani che accoglievano la nostra pelle. Nemmeno noi. Noi che non sapevamo di essere noi ma che non potevamo fare altrimenti. Noi che non sapevamo fare l'amore e abbiamo dovuto impararlo, teneramente, senza manuali. E quegli inverni, quelle estati senza tempo che ci hanno regalato i migliori vizi, le più grandi promesse. Quei lamenti e quei respiri lunghissimi, nostri. Le parole dentro gli occhi e tutte le dita che ricamavamo cerchi in aria. Cerchi immensi, cerchi che ti chiudono e non ti fanno uscire più. Cerchi che quasi quasi non torniamo a casa e moriamo qui. Ritrovo oggi il tuo segno nella parte sinistra del mio corpo. Non era previsto ma lo hai lasciato ed io lo custodisco, gelosamente, timidamente, per tutte le ore che saranno anche le tue in questa vita e chissà in quale altra.</span></span></span></div>
</div>
<span class="_mh6 _wsc" id="cch_f1e8b0ff953e77c">
</span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00234489259824105693noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8859098938158223683.post-80505776478426147242017-09-28T12:49:00.000+02:002017-11-16T12:55:12.793+01:00Il vostro tempo, il mio.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-GWUUmCkq9Sg/WczSiUkNCRI/AAAAAAAAB08/EiJOOc8XN4oBUSH2pZ6HNegr_6ZSF_nswCLcBGAs/s1600/102-Custom.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="836" data-original-width="1200" height="277" src="https://1.bp.blogspot.com/-GWUUmCkq9Sg/WczSiUkNCRI/AAAAAAAAB08/EiJOOc8XN4oBUSH2pZ6HNegr_6ZSF_nswCLcBGAs/s400/102-Custom.jpg" width="400" /> </a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Una donna sale e scende le sue scale.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Le copre con l'odore delle sue
gambe, le rompe.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Fanno male tante cose. Prima di tutto le braccia e poi
le mani.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Si schianta nell'aria densa e pesante.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Fa freddo ma il continuo
andare e venire di quei piedi ha creato una cappa intorno a lei e a me.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Stiamo bruciando ma questo non fa male, non a noi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">La donna sale su ed
emette un suono che sembra una richiesta di aiuto o di sopravvivenza. Guarda in su e poi ricomincia la sua corsa indecente<span class="text_exposed_show">
verso di lui.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><span class="text_exposed_show">Fanno male anche le gambe adesso. Fa male la bocca ma ci
baciamo. Che cosa staranno facendo gli alberi su quella montagna? Si
amano. Noi ci amiamo.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><span class="text_exposed_show">Sale e scende, si schianta nell'aria, urla, lo
bacia.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><span class="text_exposed_show">Il freddo, il fuoco, le foglie e poi il vento e ancora, ancora,
ancora.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><span class="text_exposed_show">Quei due si amano, con l'aria nella pelle e nei capelli. Con le
cose della vita che girano sopra la testa e non si fermano mai.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><span class="text_exposed_show">Ma chi
lo sa cosa fanno gli alberi? Chi lo sa se le nostre cose sono meno
importanti delle loro?</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><span class="text_exposed_show">Scende, stavolta si ferma davanti a lui e non
urla più.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><span class="text_exposed_show">Sta arrivando l'inverno, ghiacceranno i nostri occhi, saremo
vagabondi in un mondo che ci ha abbandonati ma saremo io e te, e gli
alberi.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><span class="text_exposed_show">Quei due si amano e non fanno niente per nasconderlo.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><span class="text_exposed_show">Una donna
sale e scende le sue scale, senza fiato, senza affanno.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><span class="text_exposed_show">Le sue gambe
sono le tue. Le mie gambe sono tue. Corro, corre.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><span class="text_exposed_show">Fanno male tante cose,
tranne questa.</span></span></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00234489259824105693noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8859098938158223683.post-92138907260147852912016-02-04T14:51:00.000+01:002016-02-04T14:51:58.911+01:00L'ho vista andar via<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-QYZyC1HvICk/VrNW9a1fe_I/AAAAAAAABtI/B1p8f-7mVr4/s1600/pontremoli-circo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-QYZyC1HvICk/VrNW9a1fe_I/AAAAAAAABtI/B1p8f-7mVr4/s320/pontremoli-circo.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Vi do quel che posso.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">A te che hai cucito con le mani la mia
solitudine</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">A te che hai direzionato il mio volo
con rassegnazione.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br />
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Se avessi cancellato tutte le parole
che vi hanno sostituito in questi anni</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">avrei avuto soltanto carezze e baci.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Se avessi creduto di essere il
risultato dell'amore</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">sarei scivolata sui vuoti e avrei
ballato sulle distanze.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br />
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Oggi nuoto nel mare che mi avete
lasciato</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">quello in cui mi avete abbandonato
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">e dico a me stessa una verità che non
spaventa più.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br />
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Sono fatta di parole</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">quelle che non mi avete mai detto.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br />
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Io sono la mia parola.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">La sola che scritta</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">mi restituisce quel senso</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">che fingendo di vivere
</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">ho perso ogni giorno.</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00234489259824105693noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8859098938158223683.post-2032413527960596832016-01-26T17:56:00.003+01:002017-11-16T12:55:22.093+01:00Luna, lo sai.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-7xWZ5BlY1qE/VqelCYpY8rI/AAAAAAAABsw/5jSamg-UzBg/s1600/12509835_472355322955280_8887397117814879072_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-7xWZ5BlY1qE/VqelCYpY8rI/AAAAAAAABsw/5jSamg-UzBg/s320/12509835_472355322955280_8887397117814879072_n.jpg" width="213" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">foto di Jan Poloni Photography</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Io in questa città non ci voglio
abitare e lo scrivo su un foglio di un diario che non voglio aprire
mai più.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Lo scrivo con la penna sulla pelle che
conosco, sulle righe che mi hanno illuso e salvato.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Io non voglio abitare nessuna città,
nessun luogo, nessun corpo.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">C'è stato un tempo in cui, nel bosco,
le fiabe delle ossa risuonavano dolci.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">C'è stato un luogo, un uomo,
una storia.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">C'era, quella volta, la mia vita unita
ad un'altra.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Lì, su quella collina, le mie
labbra hanno catturato l'aria innocente e i miei occhi hanno
accettato le albe più dure, quelle in cui ci si deve coprire con le
braccia, le gambe, la schiena e le unghie.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">La nostra collina, in quelle sere, è
stata l'unica casa che ho accettato e i suoi occhi, i soli amanti che
ho desiderato.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">La passione delle nostre mani cambiava
le stagioni.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Noi cambiavamo tutto.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">L'inverno e l'estate.
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">C'era la nebbia e subito dopo la
pioggia.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">E poi la neve e il caldo
insopportabile.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">C'era la brina sulle foglie dei nostri
alberi.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">E poi il sudore ghiacciato sulle nostre
nuche.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Lui, la mia musica, e io sdraiata su
quel cielo che avevamo scelto di difendere, insieme.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Su quel manto di cristallo e seta blu
gli ho donato la mia vita, il mio tempo, il mio spazio.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Ho perso, per quelle notti,
tutte le mie coordinate.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Oggi, senza di lui, io, non vivo più.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Io, oggi, in questa città non ci
voglio abitare</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">e maledetta sarà la mia anima</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">se la banalità di questi asfalti mi
catturerà</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">se i confini di queste mura mi
imprigioneranno</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">se le coperte mi proteggeranno dal
freddo</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">se la mia vita sarà vissuta comunque,
senza di lui.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Io</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">che sdraiata sul cielo</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">ho conosciuto il mio cuore.</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00234489259824105693noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8859098938158223683.post-65285985246819170172015-12-29T19:45:00.000+01:002017-11-16T12:55:34.685+01:00Binari<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br />
</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-QviDdvg9ioE/VoLUmyTXPWI/AAAAAAAABsA/XCSrRei7JEY/s1600/timthumb.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="154" src="https://3.bp.blogspot.com/-QviDdvg9ioE/VoLUmyTXPWI/AAAAAAAABsA/XCSrRei7JEY/s320/timthumb.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Viaggio alla ricerca della parola più
difficile. Percorro strade sconosciute e mi affido alle righe degli
uomini che sono quello che hanno avuto il coraggio di scrivere. Mi
affido alle loro lettere, a loro che sanno dire il non detto con
l'inchiostro più semplice. Onestamente, devo dirlo, mi fido di
alcuni, pochi, pochissimi, tra questi. Cerco la mia parola, la più
difficile, la più sofferta e non la trovo. Su queste vie sento
echeggiare mondi lontani, città invisibili, dove Marco Polo disegna
per me i contorni di quelle vite che io non vivrò mai. Marco Polo.
L'uomo scelto dall'uomo che io ho scelto. Mi illudo, allora, che tra
questi vicoli, qualcuno stia aspettando di scegliere me e la mia,
ancora, banale parola. La conoscenza balla in piazza con l'esperienza
e se la ridono. Dovreste vederle. Se fossi meno vigliacca, meno
egoista, meno pigra, leggerei ovunque a qualsiasi costo. Leggerei e
non sarei mai sazia. Se fossi meno cosciente della mia malattia
adesso ballerei anche io al centro di questa inesistente città.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Marco Polo, mio amato, mia guida,
prescelto del mio prescelto, da te voglio sapere soltanto tre cose.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Esiste una città in cui regalano la
curiosità, dove questa non è data per scontata a tutti ma viene
concessa in caso di mancanza?</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Esiste un luogo in cui la mia parola
possa avere il senso del nuovo senza la conoscenza del vecchio? Esiste
un posto in cui io possa essere senza essere stata?</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Parla ora,
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">ti prego</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">parla.</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00234489259824105693noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8859098938158223683.post-44722649024667607592015-12-14T23:54:00.004+01:002017-11-16T12:55:45.615+01:00Assenza. Astinenza. Ascolta<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-7ox-mRbeJvo/Vm9Hz7Wi8tI/AAAAAAAABrg/h3A1uf7xLCs/s1600/henri-cartier-bresson-martine-franck-photography-couple-001.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://1.bp.blogspot.com/-7ox-mRbeJvo/Vm9Hz7Wi8tI/AAAAAAAABrg/h3A1uf7xLCs/s320/henri-cartier-bresson-martine-franck-photography-couple-001.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span>
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span>
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Pag. 28</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Diario anonimo</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span>
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">"Le mie necessità riposano sulle rive dei mari più aspri.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Quel che è necessario, quando è impossibile, diventa quello che non si ha.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Lo stomaco si chiude a intervalli discontinui e io non riesco a calcolare la distanza che intercorre tra una fitta e l'altra.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Fa male, mio cuore, fa male, miei occhi, fa male tutto e non smette.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">A intervalli, quando vuole, lo stomaco mi parla e mi riempe di insulti.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Io metto le mani nell'acqua nella speranza che possa avvenire il miracolo.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Che l'acqua mi dia quel che per me è necessario.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Quante bugie dette alla mia pelle per farla sembrare normale.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Le parole cattive, quelle che sporcano le serrande della casa sul lago, a me fanno più male. </span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Male quando non sanno fermarsi,</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">male quando la bocca che le dice si spalanca e non si chiude più.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Dio che male, Dio.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">La bocca, io, me la tappo ancora e ancora.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Gli occhi, però, non so chiuderli.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Lo vedo e non lo spiego sperando che sbiadisca</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">e non sbiadisce mai.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Quando diventerò io il lago</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">e tu la finestra</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">e loro le parole cattive che sporcano?</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Le mie necessità sulle rive di questo mare aspro,</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">ecco dove sono.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Io non le prendo, non mi va.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Da qualche tempo mi faccio fare la vita dagli altri e nel sotterraneo non ci vado più.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Non ho più un posto, capisci?</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Ma che ne vuoi sapere tu che di posti sicuri ne hai quanti ne vuoi.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Io ne avevo uno, uno solo e adesso</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">mi faccio fare la vita e non vivo più.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Urlo, piango, strappo il foglio, abbasso la serranda e mi piego.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Lo stomaco fa così male che ormai ho disimparato a respirare.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Se avessi avuto un sogno, un portafoglio e una bustina di the sarei stata una regina.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Poi tanti "bla" troppi "cosa?" altrettanti "aspetta" e io la regina non l'ho mai saputa fare.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Dio che male,</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Dio.</span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00234489259824105693noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8859098938158223683.post-75503138252092580012015-12-05T20:05:00.001+01:002017-11-16T12:55:54.908+01:00I nomi che spiegano<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-l8viOvdoIzU/VmM1ZpIytQI/AAAAAAAABo8/BHyIezDv8t4/s1600/11949534_10153580058782320_533882617_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://1.bp.blogspot.com/-l8viOvdoIzU/VmM1ZpIytQI/AAAAAAAABo8/BHyIezDv8t4/s320/11949534_10153580058782320_533882617_n.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="background-color: white; font-family: "courier new" , "courier" , monospace; font-size: 13px; line-height: 18.2px;"> Foto di Andrev Antonelli</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: "courier new" , "courier" , monospace; font-size: 13px; line-height: 18.2px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; font-family: "courier new" , "courier" , monospace; font-size: 13px; line-height: 18.2px;">Esaù ha un problema: dipende dai suoi problemi.</span><br />
<div style="background-color: white; font-family: 'Courier New', Courier, FreeMono, monospace; font-size: 13px; line-height: 18.2px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Qualche volta, quando è da solo a casa, chiude la porta a chiave, apre la finestra e si siede lì, davanti a tutto. Una scena simile a "L'infinito" di Leopardi e al "Mi isolo" di Chiunque.</span></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Courier New', Courier, FreeMono, monospace; font-size: 13px; line-height: 18.2px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Guarda la sua vita Esaù.</span></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Courier New', Courier, FreeMono, monospace; font-size: 13px; line-height: 18.2px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">La vede sugli alberi, sui tetti, nelle strade, alle fermate degli autobus.</span></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Courier New', Courier, FreeMono, monospace; font-size: 13px; line-height: 18.2px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">A stare lì, Esaù, la dà vinta a tutti quelli che hanno sempre pensato che non si sarebbe potuto chiamare in nessun altro modo. Un uomo intrattabile, solo questo e niente più.</span></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Courier New', Courier, FreeMono, monospace; font-size: 13px; line-height: 18.2px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Non parla, non sogna, non gioca, non si brucia. Se ne sta su quella sedia e per qualche ora si lascia accarezzare dalla sua malattia. I</span><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace; line-height: 18.2px;"> telefoni squillano contemporaneamente in ogni casa intorno a lui lanciandogli segnali di collettività. Un uomo solo, però, beve soltanto dal suo bicchiere. Un uomo solo davanti alla finestra, vede soltanto la sua vita e quella di nessun altro.</span></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Courier New', Courier, FreeMono, monospace; font-size: 13px; line-height: 18.2px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">La disintossicazione, lo sa bene, è un lavoro che richiede sacrificio.</span></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Courier New', Courier, FreeMono, monospace; font-size: 13px; line-height: 18.2px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">"Non chiedetemi, vi prego, di lasciare questa sedia. Sono un uomo buono, un uomo gentile.</span></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Courier New', Courier, FreeMono, monospace; font-size: 13px; line-height: 18.2px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Non faccio male a nessuno da qui, lo giuro."</span></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Courier New', Courier, FreeMono, monospace; font-size: 13px; line-height: 18.2px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">La finestra fa di Esaù un uomo vigliacco. Come chi ha deciso di smettere di fumare e lascia un pacchetto di sigarette nel cassetto. Come chi diventa vegetariano e toglie il prosciutto dal panino.</span></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Courier New', Courier, FreeMono, monospace; font-size: 13px; line-height: 18.2px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Se la patologia resta a portata di mano ci si sente rassicurati. Questa è la verità.</span></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Courier New', Courier, FreeMono, monospace; font-size: 13px; line-height: 18.2px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">I disturbi che si eliminano senza troppa fatica sono bruscolini già sbucciati e Esaù non mangia quasi mai. Quasi niente.</span></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Courier New', Courier, FreeMono, monospace; font-size: 13px; line-height: 18.2px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Un uomo intrattabile, burbero, rude. Tutto questo è quello che vuole essere. È inutile che finga a se stesso di essere una presenza leggera. Lui da quella finestra non spiccherà mai il volo.</span></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Courier New', Courier, FreeMono, monospace; font-size: 13px; line-height: 18.2px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Resta seduto, cementato a terra, incollato con i suoi problemi a un pavimento che sotto non ha altro che pietre.</span></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Courier New', Courier, FreeMono, monospace; font-size: 13px; line-height: 18.2px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">L'altra verità è che la consapevolezza (che il grande pregio dell'uomo) rischia di diventare nemica di chi ha una dipendenza. Esaù, ad esempio è un uomo intelligente e difettoso. È cosciente di avere quel problemuccio lì ma lo vuole a tutti costi tenere al riparo. </span><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace; line-height: 18.2px;">È </span><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace; line-height: 18.2px;">consapevole di avere un male che non vuole curare.</span></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Courier New', Courier, FreeMono, monospace; font-size: 13px; line-height: 18.2px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Guarda la sua vita Esaù e sembra così bella vista dalla sua prospettiva.</span></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Courier New', Courier, FreeMono, monospace; font-size: 13px; line-height: 18.2px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">La vede ovunque, su chiunque. S</span><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">ugli alberi, sui tetti, nelle strade, alle fermate degli autobus. La vede e, quando vuole, la vive.</span></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Courier New', Courier, FreeMono, monospace; font-size: 13px; line-height: 18.2px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Courier New', Courier, FreeMono, monospace; font-size: 13px; line-height: 18.2px; margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Courier New', Courier, FreeMono, monospace; font-size: 13px; line-height: 18.2px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">I problemi, a volte, sono così importanti che non si può far altro che custodirli, gelosamente, scrupolosamente, furtivamente, per sempre. Su una sedia, davanti a una finestra.</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00234489259824105693noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8859098938158223683.post-44058148043674876362015-11-23T17:07:00.001+01:002017-11-16T12:56:03.416+01:00Quando piove, piove tutto<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-mKszExnjulU/VlM5ea5It8I/AAAAAAAABas/h0ljNNwapFs/s1600/ed6a2e00bdf73edb42793aaf5f850ba8.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-mKszExnjulU/VlM5ea5It8I/AAAAAAAABas/h0ljNNwapFs/s320/ed6a2e00bdf73edb42793aaf5f850ba8.jpg" width="248" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Una
sera avevo sentito la storia di un cantante di musica blues
scappato dall'America per andare a Parigi a cercar fortuna. Avevo
subito pensato che era una follia, che uno non può scappare dalla
terra dei sogni per andare in un posto dove di fortuna non la trovi
nemmeno a pagarla. Avevo deciso di cercarlo, volevo sapere se poi
alla fine ci era riuscito, se alla fine andarsene da un posto sicuro
per sfidarsi gli aveva portato dei buoni risultati. Avevo bisogno di
sapere se a qualcuno era andata bene per sperare, per incominciare a
farlo. Il cantante si chiama Adam e quella sera avrebbe suonato in un
piccolissimo pub semi sconosciuto. Avevo ragione io a pensare che era
stata una scelta sbagliata, a quell'ora se fosse rimasto a casa sua
avrebbe sicuramente fatto una vita più dignitosa piuttosto che essere
un sottopagato cantante da piano bar. Quella sera mi sono seduto in
un tavolino proprio davanti al palco e ho preso un bicchiere di vino.
Quando Adam ha iniziato a suonare la prima cosa che ho notato sono
stati i suoi occhi, sembravano vergognarsi. Cantava e sembrava voler
chiedere scusa a tutti per quella voce bellissima e per il suono della sua chitarra. Ipnotico. Guardandolo continuavo a chiedermi se l'avesse trovata la
sua fortuna. Ho aspettato fino alla chiusura del locale, perché dovevo chiederglielo, non me ne sarei potuto andare senza saperlo.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Adam
aveva l'aspetto di un uomo d'America, un pò trasandato e
riaggiustato. La sua voce era bellissima anche quando parlava, non
potevi far a meno di ascoltarlo ma più di tutto, aveva una storia e
aveva deciso di raccontarmela.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Si
accendeva una sigaretta dietro l'altra, quasi come fosse obbligato,
e ad ognuna di esse faceva sempre una piccola pausa, come se con loro
finiva anche il pensiero che mi stava esponendo.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">:
"La Fortuna, l'hai trovata?" gli chiesi.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Adam
aveva sognato la fortuna, l'aveva vista in quei pomeriggi
cupi,l'aveva contemplata nelle sere d'estate, aveva creduto in lei.
Credeva, a differenza di molti, che il sacrificio glel'avrebbe fatta
conoscere. Per Adam la fortuna era una bella donna, una di quelle
intoccabili, una di quelle per cui aspetteresti tre vite, una di
quelle irraggiungibili, ma visibili. Non era fortunato, non lo era
mai stato. Tutto quello che aveva avuto, lo doveva a quella voce
rotta dal fumo, a qualcosa di non suo, qualcosa che aveva acquisito
con il tempo. Non aveva talento ma soprattutto non era fortunato, e
questo lo deprimeva. Suo padre Joe non avrebbe mai fumato, non
avrebbe nemmeno toccato una bottiglia di whiskey. Adam mi diceva che
suo padre non era un sognatore, che forse un sogno non l'aveva
proprio mai fatto o se mai l'avesse fatto non se lo sarebbe mai
ricordato, ma era un uomo ugualmente saggio e largo di vedute, a tal
punto che aveva permesso ad Adam di non fare il suo lavoro, di non
riempirsi le mani di calli come aveva dovuto fare lui.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">La
sigaretta era finita, e con lei anche il momento dedicato a questo
primo pensiero. Gli succedeva sempre così. Quando fumava la sua
mente ripercorreva l' infanzia costringendolo a ripassare per la
strada di casa. Come se quel dannato pacchetto fosse il suo
psicologo. Alla fine di quella sigaretta, si era ricordato il perché del suo disprezzo verso le persone pazienti, verso tutti coloro che
sanno aspettare senza per questo sentirsi dei falliti. Il "tutto
e subito" di Adam non era dovuto ad una voglia spropositata di
arrivare nel punto prescelto e nemmeno alla fretta di avere qualcosa.
Adam non era paziente perché il tempo non lo era stato con zia
Lilly. Era il 18 novembre, le foglie non sembravano volersi staccare
dagli alberi, era una di quelle giornate in cui si può passeggiare
senza avere fretta. Adam era seduto sul muretto di casa sua, e
stranamente quel giorno aveva qualcosa da osservare. Dall'altra parte
della strada, quel giorno, Il vicino Jack aveva deciso di pitturare
lo steccato, e questo era molto strano. Erano anni che quella casa si
presentava nello stesso modo, bianca pallida,consumata, vecchia e
tutti ormai c'avevano fatto l'abitudine. Adam proprio non se lo
spiegava. Il verde della tintura lo infastidiva,non era pronto per un
cambiamento del genere, e non lo sarebbe stato mai più. Un'ora dopo,
Lilly, l'unica sorella di papà Joe, sarebbe morta. Adam avrebbe
voluto che quella casa fosse rimasta bianca perché inconsciamente
credeva che se le cose intorno a zia Lilly non fossero cambiate, non
sarebbe cambiata nemmeno lei. Joe quel giorno, e per tutti i 18
novembre che sarebbero venuti, si era seduto sul muretto accanto al
figlio, e insieme videro cadere le prime foglie. Così avevo capito.
Adam aveva bisogno di credere e di farlo subito perché tutto poteva
cambiare in un istante. Un giorno si era svegliato e aveva deciso che
quel paese non era più suo, che non era più disposto a sedersi su
quel muretto vedendo la sua vita passargli davanti. Sarebbe potuto
restare, ma aveva scelto di partire.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">:
"Ho avuto l'impressione che ti vergognassi mentre cantavi.
Perchè?" gli chiesi.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Adam smise di fumare, mi guardò dritto negli occhi e
mi disse</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">:
"Chi è l'eroe, quello che resta o quello che se ne va?"</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Mi
fece l'occhiolino e se ne andò.</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00234489259824105693noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8859098938158223683.post-1500297950918059212015-11-17T12:06:00.001+01:002015-12-05T20:17:22.519+01:00Banalmente sassi<pre style="background-color: white; color: #444444; line-height: 21.3px; white-space: normal;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">
</span></pre>
<pre style="background-color: white; color: #444444; line-height: 21.3px; white-space: normal;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">
</span></pre>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-6bbXUcQqMbU/VksKKMotmMI/AAAAAAAABWA/d2igN5H7npU/s1600/henri-cartier-bresson-untitled-italy.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="217" src="http://1.bp.blogspot.com/-6bbXUcQqMbU/VksKKMotmMI/AAAAAAAABWA/d2igN5H7npU/s320/henri-cartier-bresson-untitled-italy.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Ticchettii di una vita a fatica. </span><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Una vita e basta. </span><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace; line-height: 21.3px;">Una vita e tante altre. </span><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Senti che rumore che fanno i miei occhi, sentilo fino a non poterne più. </span><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace; line-height: 21.3px;">Rendi il mio fiato più pesante, non farlo sembrare un passeggero incostante. </span><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace; line-height: 21.3px;">Sento la pelle che si fa più elastica. Sento le gambe che ballano e la musica non smette. Non smette. </span><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Rapisci la tua debolezza e dammela. In mano, sul cuore, con i gomiti. </span><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace; line-height: 21.3px;">Cammino ancora sulla mia rabbia. </span><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace; line-height: 21.3px;">Ma che bella luna che hanno al di la del fiume. La chiamano per nome e ci fanno l'amore. E poi la musica c'è ancora. </span><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace; line-height: 21.3px;">Sento che ridono e questo un po' mi dispiace. </span><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Prendo la</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">giacca e vengo con te. Oppure prendi la sabbia e stai da solo. </span><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace; line-height: 21.3px;">Quanta fame ancora devo avere per poterti accarezzare? </span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 21.3px; white-space: normal;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace; line-height: 21.3px;">Quando mi chiamavano "felce" tu pescavi con le mani le parole.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace; line-height: 21.3px;">Le canoe erano attaccate agli alberi e dell'acqua si aveva ancora paura. La paura pulita delle cose che ami e non vuoi toccare. </span><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace; line-height: 21.3px;">Quasi quasi l'amore lo faccio davvero, tanto che importa a quelli lì, la luna la chiamano comunque per nome. </span><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace; line-height: 21.3px;">Non ci sono le stagioni per i nostri cognomi. Per i nomi poi, non ci sono le ore e forse nemmeno i minuti. </span><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace; line-height: 21.3px;">Prendi la tua ingenuità e dammela. In mano, sul cuore, con i gomiti. Passeggio ancora sulla mia incoerenza. </span><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace; line-height: 21.3px;">So che non basterà la tua pace. La luna è cosi bella quando non è mia. Quando la invidio e mi maledico. Quando la vedo nelle tue braccia e non ne resta nemmeno una parte per me. </span><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Sai che il ticchettio sta diventando una musica e non fai niente per fermarmi. </span><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace; line-height: 21.3px;">Che strano modo che hanno di amare gli uomini al di la del fiume. </span><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace; line-height: 21.3px;">Se senti anche tu che ridono allora vieni con me. Nelle mani, sul cuore, con i gomiti.</span></span><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace; line-height: 21.3px;">E dell'acqua si ha ancora paura. La paura pulita delle cose che ami e non vuoi toccare.</span></div>
<pre style="background-color: white; color: #444444; line-height: 21.3px; white-space: normal;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace; line-height: 21.3px;">
</span></pre>
<pre style="background-color: white; color: #444444; line-height: 21.3px; white-space: normal;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace; line-height: 21.3px;">
</span></pre>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00234489259824105693noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8859098938158223683.post-91488828045992749452015-11-14T14:10:00.002+01:002015-11-19T03:19:38.672+01:00Il mio diritto, il tuo pretesto<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-HKk3j7MwcaA/VkcyZIhgifI/AAAAAAAABTk/P-rina33lCw/s1600/charles-harbutt-le-mistral-france-1975.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="211" src="http://2.bp.blogspot.com/-HKk3j7MwcaA/VkcyZIhgifI/AAAAAAAABTk/P-rina33lCw/s320/charles-harbutt-le-mistral-france-1975.jpg" width="320"></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Se la mia presenza immobile su questa
sedia potesse bastare a significare il nostro tutto, me ne starei qui,
seduta, per sempre.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Devo, invece, spiegare delle cose a
quelle persone che ci stanno guardando. Si sono messe in prima fila e
so che non se ne andranno fino ai titoli di coda. Anzi, probabilmente
resteranno lì a fissarci fino a che lo schermo non sarà
definitivamente nero.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Che fatica, che stupida
smania di comprendere.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Non so dire nemmeno a me, alla me che
ogni tanto va giù in cantina, il perché di tante stranezze.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Strano è l'odore della mia pelle
quando è vicina alla tua. Un odore aspro, dolce, imbarazzante. Devo
spiegargli, a quei due che si sono accomodati proprio davanti a te,
che non possiamo farne a meno. Che ci sono alcune cose che per quanto
cerchiamo di evitare non possiamo controllare. Per quanto la testa,
la mia, dica sempre no ho l'impressione che si stia abbandonando alla
semplicità di un leggero sì. Leggero e scomodo. Per quanto il
corpo, il mio, non abbia raggiunto una temperatura equilibrata mi
sembra che voglia comunque restare qui, vicino a te.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Strana è questa giostra di mani che
alzano l'aria.
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Quando guardo la parte di cielo che
hai scelto per me mi dico che forse non ne esiste un' altra. Nego a me
stessa tutto il resto per credere che ci sia, nel mondo, soltanto
quel giardino recintato.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Le carezze dovrebbero servire a questo.
A escludere tutto quanto tranne quello che c'è, adesso, qui, in modo
esclusivo. Dovrebbero incatenare la curiosità, nascondere la valigia,
limitare la visuale. Le tue dovrebbero tenermi seduta qui e
obbligarmi a dire soltanto a te quello che adesso sto cerando di
spiegare a loro.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">So che non avresti mai voluto lasciarmi
fare questo ma voglio dirti che non hai nessuna colpa. Non ti
giudicare per le notti passate a mordere i miei occhi, a soffiare
sulle mie labbra, a cercare respiri pieni. Quei respiri che nemmeno loro adesso possono sentire. I respiri che abbiamo
imparato a controllare, a mascherare, a fare nostri in modo assoluto.
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Se tutte le nostre modalità potessero
effettivamente essere spiegate potrei starmene qui, banalmente, e
tutto verrebbe rivelato dalla posizione del mio corpo su questa
sedia. Invece devo chiederti scusa. Scusa perché non so parlare con
delle parole più misurate. Scusa perché non sono riuscita a
preparare un discorso comprensibile ai più. Quello che posso fare è,
per il momento, mettere insieme quelle cose che sono visibili a tutti
e dirle senza vergogna provando a nascondere le fitte che ho allo
stomaco. So che non avresti voluto lasciarmi fare questo. Ma vedi,
cuore mio, guarda davanti a te. Lo vedi? Non siamo più da soli. Non
più.</span></div>
<br>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00234489259824105693noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8859098938158223683.post-86083559227035081952015-11-11T13:24:00.001+01:002017-11-16T12:56:14.224+01:00Senna<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-QkpNivvAn2E/VkMzed1lLvI/AAAAAAAABQ8/X5PEqBfCwtY/s1600/141021-Horizonte08.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="230" src="https://2.bp.blogspot.com/-QkpNivvAn2E/VkMzed1lLvI/AAAAAAAABQ8/X5PEqBfCwtY/s320/141021-Horizonte08.jpg" width="320" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Era lì, sul pontile e scivolava. Qualcuno l' aveva portata li, qualcuno che non voleva vederla più. </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">L' aveva presa, trascinata, convinta.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Ora se ne stava lì, quasi per dispetto, come se infondo a stare lì, ferma, quel qualcuno fosse costretto a guardarla. </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Non era notte.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Non era giustificata a cercare luce nel buio.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Non aveva motivo per stare lì. Proprio nessuno.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">In effetti non si poteva fare a meno di guardarla. Aveva un modo di stare immobile che dava ai nervi, un fermarsi arrogante.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Le avresti voluto dire "spostati, non stare lì, almeno non in quel modo!".</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Scivolava come solo lei sapeva fare, leggera, immotivata, inadeguatamente leggera.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">C'era il sole alla linea. Quella che divide l'acqua dal cielo, che separa il grande dall'immenso. Quella che divideva lei, dentro, tra il cuore e lo stomaco. Proprio per questo se ne stava lì.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Non sapeva cos'altro fare. Quella linea, la immobilizzava.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Eppure a guardarla nessuno avrebbe pensato che in realtà era felice di non riuscire a muoversi.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">La guardavi e sembrava terrorizzata, fuori luogo appunto.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Lei, invece, era sollevata.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Avrebbe voluto ringraziare quel qualcuno per averla costretta a stare, finalmente, ferma.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Aveva corso lungo la linea tutto il tempo, tutto quello che le era stato richiesto, con tanto di quel fiato che aveva creduto di non farcela più.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Ma adesso, proprio lì dove non aveva mai pensato di ritrovarsi, aveva trovato la pace.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Ora che era scesa da quella linea per restare sospesa, si sentiva bene.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">A volte, pensava, la vita ti porta su strade sconosciute.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Qualcuno ti fa perdere per poterti ritrovare.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Non è vero, pensava, che la certezza è una cura.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Lei si curava perdendosi, trovandosi per caso dove non sarebbe dovuta stare.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Sapeva che una volta andata via da lì avrebbe smesso di sentirsi tranquilla.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Se avesse mosso anche soltanto un dito di una mano, sarebbe caduta.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Stava lì, come un palloncino in aria l'attimo prima di scoppiare.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">È solo che lei non sarebbe scoppiata. Si sarebbe mossa e questo avrebbe cambiato tutto. </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Allora per un po' se ne sarebbe stata lì, ferma, solo per il gusto di rimandare l'inevitabile.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Avrebbe aspettato il momento giusto per scegliere di cambiare.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Avrebbe mosso un dito e poi,</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; line-height: 19.5px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Puf...</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00234489259824105693noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8859098938158223683.post-49215734761653980742015-11-07T15:10:00.000+01:002016-03-19T16:48:51.318+01:00Elogio<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-CklE4BVW9q0/Vj4TUrQoioI/AAAAAAAABPk/x0BmWUjzJT8/s1600/521922_382047351890419_320244936_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="216" src="https://4.bp.blogspot.com/-CklE4BVW9q0/Vj4TUrQoioI/AAAAAAAABPk/x0BmWUjzJT8/s320/521922_382047351890419_320244936_n.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Care parole,</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">cari indumenti comodi,</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">oggi voglio ringraziarvi e perdonarvi.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Lascio alla mia penna il compito di scegliere tra di voi le più coraggiose, quelle che sanno esserci subito senza filtri.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">La soglia tra il rumore e il suono, il mare, la strada, la brina.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Il tuono, il vuoto, il fruscio.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Tengo per me le lettere più dure, quelle che graffiano, quelle che nutrono.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Addolcisco con il blu il fiore del mai e do al tunnel una luce calda e rassicurante.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">I fili che collegano le cose sono impercettibili per chi sta seduto, invisibili per chi resta in piedi.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Mi sdraio su un letto di punti e virgole e vi vedo.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Cari vestiti, io finalmente vi vedo. </span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Siete filamenti, catene, corde che tengono uniti tutti questi occhi.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">E siete belle, parole mie, siete mie.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Da qui non se ne va nessuno, non più.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Sento tra le dita i vostri nodi e non ho paura.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">So che li stringerete sempre più forte. E non ho paura. Non più.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Forse sarei dovuta cadere senza trovarvi e imparare a modellare la terra senza l'inchiostro.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Forse mi sarei dovuta tuffare nel mare delle cose senza di voi per poter essere realista, per diventare una di qui.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Mi avete reso una clandestina, mi avete protetto con pietre e ghiaccio e adesso non so più tornare indietro.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Oggi, però, vi perdono per avermi salvato.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Allora continuate pure.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Chiedetemi il rispetto dei giorni a metà, quelli che iniziano più tardi e finiscono senza ma.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Parlatemi di distanza. Ditemi l'assenza.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Imponetemi il rifiuto dei giochi in superficie.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Datemi sempre pietre, pietre e ancora pietre.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Salvatemi dal desiderio di abitare un mondo che non sa più corteggiare.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">In cambio io vi porterò dovunque e sarete le più belle, le più invidiate, le più ripetute.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span>
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Lancio una moneta questa sera.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Se esce testa scrivo Padre,</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">se esce croce scrivo Madre.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Anzi, </span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">la lancio domani.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Aspettatemi</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">e perdonatemi.</span><br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00234489259824105693noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8859098938158223683.post-65090900283223686122015-11-04T17:03:00.000+01:002017-11-16T12:56:20.884+01:00Cambio di stagione<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-o88qFugCbx4/VjosDHckutI/AAAAAAAABJ0/vntvyYOx3Ek/s1600/400full-henri-cartier--bresson.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="214" src="https://3.bp.blogspot.com/-o88qFugCbx4/VjosDHckutI/AAAAAAAABJ0/vntvyYOx3Ek/s320/400full-henri-cartier--bresson.jpg" width="320" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">In
questi momenti, quando penso a quelli che in qualche modo cercano un
modo per capire, tendo a distaccarmi, ad allontanarmi il più
possibile da questi pensieri. Supero il ricordo e cerco di rimetterlo
al suo posto, come fanno quelle persone che sorridono forzatamente il
secondo dopo che una catastrofe le ha investite. A quanto pare,
questo, lo so fare bene. L'attimo dopo che un dubbio mi assale,
prendo il pensiero in mano, lo analizzo quel tanto che basta per capire
che non è il caso di farlo diventare un problema e lo nascondo in
un angolo appositamente creato nella mia mente, l'angolo delle cose
volutamente cancellate, l'angolo, quindi, delle vigliaccherie, quelle
che prima o poi sbucano fuori e ti costringono a fare i conti con
tutto. Così, anche questa volta, il pensiero di quelli che cercano
una soluzione è stato rinchiuso e al suo posto è sbucato fuori il
desiderio di costruire qualcosa con questi pezzetti di legno che ho
trovato in mezzo al prato. Montare, accozzare pezzi di cose trovate
qua e là mi fa venire in mente la suora, quella della montagna, e
Pit, il ragazzino protagonista delle storie che mi raccontava mia
nonna in quei pomeriggi seduti sulla panchina, vicino a quella casa
dove aveva deciso di morire.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Il pettine bagnato sotto l'acqua, i
capelli da una parte, i denti lavati, il borotalco messo. Per Pit la
domenica era il giorno della camicia profumata. Si preparava tutte le
volte allo stesso modo, tutte le volte con la stessa emozione. Fin da
quando era davvero piccolo, la nonna gli aveva insegnato che per
andare in chiesa bisognava rendersi presentabili e per questo motivo
tutte le domeniche gli faceva trovare dentro l'armadio la camicia, la
giacchetta blu e il pettine appoggiato sopra. Era contento, tutte le
volte come fosse la prima, perché per lui, quello era il giorno
pulito. Entrato in chiesa, si sedeva vicino al padre e alla nonna e
in silenzio vedeva passare davanti a se tutti i personaggi delle sue
favole. Immaginava i credenti come cavalieri di un paese sperduto
diretti verso l'altare del re che con la sua spada conferiva le
onoreficenze. Pit era fatto così, per provare piacere nelle cose,
anche le più noiose, doveva immaginarle in un altro mondo, con altri
personaggi, con altre storie. Nella sua mente, la suora seduta in
prima fila era sempre la principessa più bella del reame. Tra tante
ragazze che entravano, era sempre a lei che dava il ruolo più bello,
ma non lo diceva a nessuno, avrebbero pensato male. Sapeva, dalle
storie della nonna, che le suore e i preti non dovevano essere
guardati in un certo modo, perché è a Dio che loro guardano ed è
il cielo il loro regno. Tutte le volte, Pit entrava e la cercava,
tutte le domeniche, per anni. Tornava a casa, si toglieva la camicia
e con il legno che aveva a casa costruiva crocifissi, come quelli che
portava lei. Li costruiva tutte le volte perché in cuor suo sperava
un giorno di poterglieli regalare, senza guardarla in nessun modo,
portarglieli come un cavaliere porta un dono alla sua principessa,
senza ricompensa, senza doppi fini. Quella sua passione per gli
oggetti era nata proprio una di quelle mattine in chiesa mentre guardava la sua meravigliosa dama. L'oggetto lo distraeva dal pensiero, lo
estraniava dal problema, lo aiutava a realizzare l'idea e ad
accantonarla nel cassetto.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="line-height: 150%;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">E così le mie idee, anche oggi, ancora oggi, sono state messe all'angolo.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="line-height: 150%;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Che bella questa fionda.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="line-height: 150%;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Che bella.</span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00234489259824105693noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8859098938158223683.post-18837154887538236542015-10-31T17:54:00.003+01:002015-12-18T15:03:02.526+01:00Benvenuti esecutori<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-AnHElMKrBwg/VjTx0t2pAZI/AAAAAAAABBc/9lAXGGgGY1k/s1600/IMG_20151031_174742.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="http://2.bp.blogspot.com/-AnHElMKrBwg/VjTx0t2pAZI/AAAAAAAABBc/9lAXGGgGY1k/s320/IMG_20151031_174742.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span>
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span>
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Sfumano nel cielo i colori che non so mettermi addosso. Pensare di poter stare in questo luogo senza distruggermi è stata una bugia che mi sono raccontata per troppo tempo. Quando parlo di vita so che non sto parlando della vita, quella che si vive perché, altrimenti, non avrei bisogno di parlarne. Quale sarebbe la strada? Quali sono i cieli? Dove sono le mani? Gli alberi, non respirano più, hanno deciso di far respirare gli altri e non respirano più. Questa continua ricerca del no, del quasi, dell'oppure ha tolto la luce al lampione. Se nel mondo ci fosse, per ogni lampione una luce sicura e calda non dovremmo più preoccuparci di niente. Basterebbe anche solo questa piccola e nascosta sicurezza. Di uscire di casa e avere una luce assicurata. Se nel mondo ci fossero abbastanza cappelli per tutte le teste allora non dovremmo più preoccuparci di riscaldare le idee. Quando parlo di vita so che non sto parlando di vita, quella che si vive. Se su ogni citofono del mondo ci fosse almeno un etichetta con su scritto il mio nome allora non mi sentirei così distante da tutto. Mi affanno per stare in un posto in cui gli alberi hanno smesso di respirare e vorrei non doverlo fare. Non ho scelta. Sono destinata a parlare di vita per farla respire agli altri, proprio come fanno questi maledetti alberi. Do agli altri quello che io non posso avere più. Il lampione, la luce, il cappello, il citofono.</span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00234489259824105693noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8859098938158223683.post-48778441009857993252015-10-28T15:15:00.001+01:002015-10-28T15:20:03.240+01:00Dicesi consapevolezza<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-hcxtAWDx1t8/VjDWup3VbuI/AAAAAAAAA3s/xzOsTIRYX9s/s1600/frankWords.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="211" src="http://4.bp.blogspot.com/-hcxtAWDx1t8/VjDWup3VbuI/AAAAAAAAA3s/xzOsTIRYX9s/s320/frankWords.jpg" width="320" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Io
di vita dentro ne ho sentita una volta ed ho capito una cosa.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Le
persone che incontri riempono la scatola di cose che in verità già
possiedi. Questo lo sapevo già, ma quello che ho capito al tempo è
che siamo dei pesaculo. Lasciare agli altri il compito di buttare
dentro tutto il necessario è solo un modo per non farlo da soli, per
non avere coraggio, per lasciarsi fare la vita. Ci si presenta come
una scatola vuota giusto per il gusto di dare all'altro la
possibilità di sentirsi importante, di dirgli "mi completi".
Io la vita me la sono sentita addosso quando ho semplicemente deciso
di lasciare la mia scatola mezza vuota. Dentro c'erano i miei
obiettivi, il mio amore per Rachele, l'affetto per mia madre e
soprattutto il mio diario pieno di parole e parolacce. Non c'era
niente di altri, niente che qualcun altro aveva provato a metterci
dentro. Forse l'unica cosa che potrebbe essere stata di un altro è l'amore
per Rachele. Ricordo che una volta mi era capitato sotto mano un
libro di un mio amico che faceva lettere all'università. C'erano
dentro tante cose scritte sull'amore, Platone, Petrarca, e
soprattutto Ficino. Quello che mi sono costretto a capire e che probabilmente non è il vero senso del testo è che l'amore è morte e doppia vita, l'anima che muore
nell'amante migra nell'amato che ricambiando il sentimento le da
nuova vita. Insomma una gran bella teoria che spiegava il perché del dolore che è anche piacere, del fuoco che è anche ghiaccio e
della vita che quindi è anche morte. Allora se devo pensare alla mia
scatola, forse Rachele qualcosa ci ha messo dentro.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Apparte
lei, per il resto era tutta roba mia. Lì, dentro le mura della mia
testa riempita a metà mi sentivo felice, sentivo di avere in mano la
mia vita, di poter gestire tutto perché tutto quello che avevo ero
io. Poi, dentro ci sono finite il mio squallido lavoro, </span><span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace; line-height: 150%;">l'assenza di Rachele,</span><span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace; line-height: 150%;"> la malattia
di mia madre e le mie parole che ormai erano
solo parolacce ed ho sentito di non poter far niente. Insomma, nel
momento in cui ho cercato negli altri un po' di me, mi sono perso e
ho perso tutto. Questo viaggio per me è un po' un voler svuotare la
scatola di tutto quelle cose che altri hanno cercato di mettere
dentro. Lasciare solo me, i miei sentimenti, le mie parole e buttare
quelli degli altri. Sembra un desiderio di un burbero egoista che si
chiude nella sua solitudine, ma io ho semplicemente deciso di vedere
questa scatola, che è la vita, mezza piena.</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00234489259824105693noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8859098938158223683.post-45195420790660149472015-10-27T18:56:00.001+01:002015-10-27T19:08:32.068+01:00A metà strada<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-62eNa1ZtbeE/Vi-6MnIfGBI/AAAAAAAAA18/INaSIG024sg/s1600/PAR19082-1710112021220.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="214" src="http://1.bp.blogspot.com/-62eNa1ZtbeE/Vi-6MnIfGBI/AAAAAAAAA18/INaSIG024sg/s320/PAR19082-1710112021220.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="background-color: white; color: #141823; line-height: 17.94px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white; color: #141823; line-height: 17.94px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white; color: #141823; line-height: 17.94px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Scriverò per te lettere al profumo di niente</span></span><br />
<span style="background-color: white; color: #141823; line-height: 17.94px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">e avranno tutte la stessa lunghezza e lo stesso finale.</span></span><br />
<span style="background-color: white; color: #141823; line-height: 17.94px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Scriverò ogni giorno qualcosa che non vorrà significare e nemmeno essere.</span></span><br />
<span style="background-color: white; color: #141823; line-height: 17.94px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Te le manderò ogni giorno alla stessa ora e tu mi risponderai.</span></span><br />
<span style="background-color: white; color: #141823; line-height: 17.94px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Non ci saranno parole piene, non ci saranno momenti cruciali, non ci sarà mai una morale.</span></span><br />
<span style="background-color: white; color: #141823; line-height: 17.94px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Scriveremo per tutta la vita una storia che non dovrà essere vissuta, che non potrà trovare il suo significato in nessuna cosa del mondo.</span></span><br />
<span style="background-color: white; color: #141823; line-height: 17.94px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Tutte le volte che aprirai la busta penserai che quella sarà la volta buona, la volta in cui ti dirò che ci sono e ci sono per te.</span></span><br />
<span style="background-color: white; color: #141823; line-height: 17.94px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Leggerai con calma aspettando il momento in cui io mi rivelerò a te.</span></span><br />
<span style="background-color: white; color: #141823; line-height: 17.94px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Saprai che in un luogo a te sconosciuto si starà svolgendo un evento incredibile.</span></span><br />
<span style="background-color: white; color: #141823; line-height: 17.94px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Io starò scrivendo la storia di un amore che non vorrà, e non saprà, avere il sapore dell'amore.</span></span><br />
<span style="background-color: white; color: #141823; line-height: 17.94px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Un testo senza occhi, parole senza pancia.</span></span><br />
<span style="background-color: white; color: #141823; line-height: 17.94px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Scriverò per te fiumi di sbagli, manciate di promesse e nessuna di queste vorranno dire "perché?".</span></span><br />
<span style="background-color: white; color: #141823; line-height: 17.94px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Mi risponderai da un luogo a me sconosciuto righe di tristezza, virgole di delusione e nessun punto avrà per me la forma di una fine.</span></span><br />
<span style="background-color: white; color: #141823; line-height: 17.94px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Per la vita sarai la mia penna e per un'altra vita ancora io sarò la tua carta e tutto questo non vorrà significare altro che quello che è.</span></span><br />
<span style="background-color: white; color: #141823; line-height: 17.94px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Un inesistente qualcosa che non si costringe ad essere.</span></span><br />
<span style="background-color: white; color: #141823; line-height: 17.94px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Scriverò per te lettere al profumo di niente.</span></span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00234489259824105693noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8859098938158223683.post-1471429991505693552015-10-23T14:49:00.000+02:002015-10-23T14:57:56.025+02:00Un the caldo in piazza<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-aZlhBoJZSG0/ViosmuB_yeI/AAAAAAAAAoU/1Uj2XJ8EnXM/s1600/par46330-web.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="215" src="http://1.bp.blogspot.com/-aZlhBoJZSG0/ViosmuB_yeI/AAAAAAAAAoU/1Uj2XJ8EnXM/s320/par46330-web.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div>
<br /></div>
<div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Una volta un uomo mi disse di cercarmi
altrove.
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Aveva gli occhi indaffarati, occhi di
chi sa già tutto e a quel tutto è sopravvissuto.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Parlava
facendo quei viaggi che solo una persona che non ha mai messo piede
fuori da casa sua può fare. Sognava posti sconfinati, amori puri,
persone oneste. Ma i suoi non avevano la sembianza dei sogni,
piuttosto di realtà plasmate, costruite. Nemmeno inventate. </span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Le
sue parole avevano dei confini, dei limiti.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Potevano
andare avanti ma non sbiadivano mai.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">In
pratica, i confini dei suoi luoghi erano circoscritti ma mai
invalicabili. Si aveva l'impressione di poter andare molto oltre le
cose che diceva ma per rispetto, e per stregoneria, si restava lì
fermi insieme a lui, davanti al recinto.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Pochi
su, questa terra, hanno questo dono. Di farti restare anche se hai la
possibilità di andare. Quell'uomo disegnava con occhi e parole un
mondo dal quale nessuno sarebbe mai potuto scappare. E, intendiamoci,
non parlava di certo di nuvole e acqua pulita. Parlava del marcio,
della nostalgia, dell'incapacità e della malattia. Ne parlava senza
fatica e rammarico. Senza quell'ansia di capire che hanno tutti gli
altri.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Mi
sono chiesta se effettivamente fosse esistito o se fosse stato
soltanto una proiezione di immagini che in quel momento avevo la
necessità di vedere. E ho capito che, in realtà, le persone che
incontriamo e che scegliamo di inserire nel nostro mondo non esistono
in quanto tali ma esclusivamente come proiezione, appunto, di quello
che vogliamo che esse siano.
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Mi
disse di cercarmi altrove.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">"Cercarmi
fuori da me?" domandai.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">"Assolutamente
no." rispose.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">"Ma
allora altrove rispetto a cosa?" gli chiesi.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">"Altrove
rispetto all'immagine che di te creeranno gli altri,
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">fuori
dagli altri e mai fuori da te."</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00234489259824105693noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8859098938158223683.post-77931978721740802992015-10-21T17:11:00.002+02:002015-10-21T17:15:54.656+02:00La mongolfiera<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-T_A5BqbWAIo/VieqxH3PyaI/AAAAAAAAAlk/5ZTgcGfEEtM/s1600/cartier-bresson.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="http://2.bp.blogspot.com/-T_A5BqbWAIo/VieqxH3PyaI/AAAAAAAAAlk/5ZTgcGfEEtM/s320/cartier-bresson.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Farei per te tante cose.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Non posso mentirti.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Gli uomini si affannano continuamente a
inventare delle bugie accettabili.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Passano molto tempo a crearsi e si
dimenticano che quello che più conta è creare altro, fuori dalla
propria scatola.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Non posso, perciò, chiederti di
lasciarmelo fare.</span><br />
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Mentiresti nel dire sì, mentiresti e ti faresti
male.
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">E allora va così.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Leggo le cose del mondo con gli occhi
curiosi, pieni, affamati e posso farlo in questo modo esclusivamente
perché lo sto facendo per te. Perché non è vero, togliamocelo
tutti un po' dalla testa, che le cose migliori sono quelle che
soddisfano il proprio ego.</span><br />
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Se ti stai chiedendo se sono cosciente e
razionale, beh ti rispondo "ovviamente si".</span><br />
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Ci ho pensato e
sono arrivato alla conclusione che è solo in questo modo che
possono andare le cose nel mio mondo. Soltanto se penso di correre mi
sento continuamente rinnovato, rigenerato.</span><br />
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Per questo motivo ti
assalgo, ti sfinisco. Perché tu te ne vada lontano. Per provare a
raggiungerti.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">E fischia il vento, forte, arrogante,
nelle mie orecchie.</span><br />
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Vuol dire allora che mi sto muovendo e che tutto
sta andando come ho progettato. Sto correndo, per te.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">La cosa più incredibile è che non lo
saprai mai.</span><br />
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Penserai di avermi lasciato in un angolo con gli occhi
vuoti, gli occhi di chi ti ha ascoltato e ha scelto di assecondarti.
Gli occhi, quindi, di chi si è arreso ai tuo abissi. Penserai di
avermi convinto che la vita è individualità, un gioco che non si
può fare in squadra.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Un gioco, appunto.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Ma sono fortunato sai? Non mi è mai
piaciuto giocare. Non mi è nemmeno passato mai per la testa di
tirare i dadi e lasciare tutto al caso.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Si passa davvero tanto tempo davanti
allo specchio a rendersi presentabili. Per quale scopo? Per chi? Se
poi alla fine davanti a quello specchio si resta da soli, a cosa
serve vestirsi?</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Lascio che tu creda di avermi messo
alle strette, di aver arrestato il mio moto.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Lascio che tu pensi a te stessa anche
questa volta.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">L'egoismo fa vincere le partite il
pomeriggio alle 15 con il sole e l'aria fresca.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Io vinco Domenica
mattina, sotto la pioggia, con il fango e le scarpe slacciate.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Continuerò a guardare dentro la tua
scatola e ruberò, ogni giorno, un po' di te, senza dovertelo
chiedere, mai.
</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Farei per te tante cose.</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00234489259824105693noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8859098938158223683.post-18079600366773807602015-10-20T16:15:00.000+02:002015-10-20T16:17:50.458+02:00Prospettive<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-KR3aGEDiW-A/ViZMaH1VsQI/AAAAAAAAAg0/6hX6aBhTbzI/s1600/4_lg.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="215" src="http://3.bp.blogspot.com/-KR3aGEDiW-A/ViZMaH1VsQI/AAAAAAAAAg0/6hX6aBhTbzI/s320/4_lg.jpg" width="320" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Cecco,
vecchio matto. Quella volta che girò nudo per il paese fece parlare
tutte le malelingue. Eppure non era pazzo, per niente, anzi, la testa
ce l'aveva, sana, sulle spalle. Quel giorno però aveva guardato il
sole e non era riuscito ad amarlo. C'era questa leggenda, che quando
uno lasciava il sole per le nuvole, impazziva.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">In
verità, Cecco, non era impazzito. La testa ce l'aveva, eccome.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">L'unico
difetto: scriveva.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Era
da tanto che ormai si interrogava sulla verità, sulla finzione,
sulla verità trasformata in finzione. Soprattutto, sulla menzogna e
la capacità che le parole hanno di rendere vero qualcosa che non
esiste. Scriveva di creduloni che abboccano, di uomini che soffrono,
di parole che perdono di spessore.
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Poi,
un giorno, nel suo giardino, davanti alla sua macchina da scrivere,
gli venne in mente un'idea geniale (poi... geniale. Un'idea semplice,
ma almeno, un'idea).
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Come
avrebbe potuto parlare di pesci senza essere stato nell'acquario?
Allora prese amo e consapevolezza, e andò a cercarli questi
creduloni.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">:
"Povero Cecco, è impazzito anche lui. Il sole non perdona."</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">:
"Che scandalo! Che pena che mi fa. Eppure lo dicevamo noi...
quello è sempre stato matto!"</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Correva
Cecco, con la sua nudità arrogante, urlando : "Odio il sole!
Nuvole bianche, la vita, la sfida, la riga"</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Mai
stato pazzo, forse, la persona più intelligente che quel paese
avesse mai potuto vantare.
</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Nel
suo giardino, ha continuato a scrivere storie meravigliose guardando
il sole e le nuvole. A volte nudo, a volte soltanto con le mutande ma sempre in compagnia del suo pesce rosso, Cecco il
matto. </span>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00234489259824105693noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8859098938158223683.post-50099042652878801602015-10-19T14:09:00.001+02:002015-10-19T21:21:07.011+02:00Ho comprato: una maglietta, un maglione, una giacca e un cappello<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-jEj8k4o0AhA/ViTcbshXrlI/AAAAAAAAAfQ/v_W6wWY2AEc/s1600/23-henri-cartier-bresson-brasserie-lipp-paris-1969_small-shop-pinterest.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://1.bp.blogspot.com/-jEj8k4o0AhA/ViTcbshXrlI/AAAAAAAAAfQ/v_W6wWY2AEc/s320/23-henri-cartier-bresson-brasserie-lipp-paris-1969_small-shop-pinterest.jpg" width="210"></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif; line-height: 150%;"><br></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: 'Times New Roman', serif; line-height: 150%;"><br></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><span style="line-height: 150%;">[..] Anche
quella ragazza che si destreggia sul palco in fondo alla strada non
fa che distrarmi dal mio obiettivo. Avevo sentito parlare di questa
nuova moda di motivare con libri motivatori persone che
ricercano un motivo, insomma, apparte il gioco di parole, Guru
improvvisati che scrivono libri autobiografici per convincere gli
altri che "si può esser felici".</span></span><br>
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">A
quanto pare Ebe, questo è il nome della "musa" di questo
pseudo seminario improvvisato e arrancato in questa piazza, è una
tra le più seguite e venerate motivatrici in questo momento. Nel
suo libro racconta la sua storia parlando in terza persona, anche
questa sembra essere una nuova moda, esponendo ciò che l'ha portata ad essere la donna forte che oggi, pare, sia diventata.</span><br>
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace; line-height: 150%;">(Ritornare Ebe, pag 54)</span><br>
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">"È</span><span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace; line-height: 150%;"> una vita che lascia le schegge addosso.
L'ha sempre pensato, ma adesso, ora che quelle schegge le sono
entrate nella pelle, non sa come farle uscire fuori. Che poi, chi lo
dice che bisogna liberarsene? Si sente quasi sollevata a questo
pensiero, in qualche modo avrebbe fatto finta di non averle e se
proprio qualcuno ci avesse fatto caso, avrebbe fatto finta di niente.
Si sente parlare di rimedi, addirittura un curatore cinese dice di
aver trovato un rimedio per eliminare tutte le tracce, per non farle
tornare mai più. Continua a non capire il perché di questa
necessità di eliminarle. Sono schegge di una vita che ha vissuto.
C'è tanta di quella gente che ha il coraggio di andarsene in giro
con le cravatte bicolore, capigliature a nido di uccello e foulard di
naftalina. Eppure quel curatore con gli occhi a mandorla non ha
trovato una cura alla banalità, anzi, a quanto pare dice proprio che
non serve, che il grigio è normale, il viola livido no. Schegge
indolore, non pungono, non prudono. Stanno li perché devono
significare qualcosa, allora stanno lì. Si sentono storie di gente
che ha provato a levarle e non è mai tornata indietro. Allora, chi
glielo fa fare? Sembra addirittura fiera di averle. Sono schegge che
sembrano medaglie, ogni ferita è un traguardo, ogni taglio una
vittoria. Quasi come se quella del dolore fosse la partita più bella
da giocare e come premio si ricevano proprio quei minuscoli simboli
di battaglia. Dovreste vederla ora andare in giro con quelle sue
cicatrici, bella orgogliosa. Sembra che il curatore abbia iniziato a
cercare una cura per quell'altra malattia, quella delle cravatte
bicolore, le capigliature a nido d'uccello e i foulard di naftalina.
A quanto pare la normalità è diventata la scheggia. Chi l'avrebbe
mai detto?". In effetti non è un argomento sbagliato da
trattare, soprattutto se ad ascoltarti ci sono molte donne. Ma è
davvero giusto convincere qualcuno ad essere fiero di mostrare le
proprie cicatrici perché sono il risultato di un coraggioso atto di
accettazione del dolore? E quelli che non lo accettano e fanno di
tutto per eliminarne i segni, per non renderli visibili agli altri,
dietro cravatte bicolore, sono davvero da ritenere così
banali-normali e addirittura i nuovi malati? La verità è che non ho
nessuna intenzione di chiederlo ad Ebe e poi, fondamentalmente, non
mi interessa così tanto. Io a volte indosso una cravatta, altre
volte scopro la ferita. Credo che ognuno sa quando è il momento di
coprirsi e quando quello di spogliarsi.</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00234489259824105693noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8859098938158223683.post-81882129483588919982015-10-18T15:45:00.002+02:002015-10-19T14:14:20.878+02:00Sta squillando un telefono<div style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0.5cm;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-9Y6DwfUe9HM/ViOh-7hlfaI/AAAAAAAAAeI/mGz9yg6HP44/s1600/mostra-bresson-lucca.jpg" imageanchor="1" style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace; line-height: 0.56cm; margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="210" src="http://2.bp.blogspot.com/-9Y6DwfUe9HM/ViOh-7hlfaI/AAAAAAAAAeI/mGz9yg6HP44/s320/mostra-bresson-lucca.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Siamo persone normali Margherita.<br />Scusami per averti fatto credere che
esistevano le nuvole di zucchero a velo ma avevi bisogno di un motivo. Ti ho
incontrata e avevi bisogno di qualcosa che ti rimettesse in moto.
Allora io ho preso quelle quattro parole, facili, semplici e banali e
te le ho spedite. Te le ho mandate ogni giorno, alla stessa ora,
perché tu sapessi di non essere sola. Perché tu non ti spegnessi
dinuovo. L'ho fatto perché anche io avevo bisogno di qualcosa che mi
facesse muovere. E il tuo buio è stata la mia carica.</span><br />
<div style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0.5cm; orphans: 1;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Quant'è triste Marghe che io e te ci siamo
usati in questo modo senza avere effettivamente la voglia di farlo. Io oggi ho sentito qualcuno che suonava il pianoforte e ha
incominciato a bruciarmi la gola. Mi sono ricordato delle lacrime e
del perché avevo deciso di chiuderle nel barattolo che ho nel
cassetto più alto dell'armadio. Non le devi sentire quelle persone,
quelle che ti diranno che è giusto abbandonarti perché ne vale la
pena. Non vale la pena partecipare, non per te. Tu vinci Margherita,
hai sempre vinto. Credi a me quando ti dico che le cose cambiano in
un attimo. Credimi perché io mi sono approfittato di te e soltanto
adesso mi rendo conto che è stato veramente troppo semplice. Allora ho
iniziato a pensare a tutti quelli che lo avrebbero fatto al posto
mio, tutti quelli che avrebbero usato quelle quattro parole per farti
respirare. Respireresti per chiunque, lo faresti per così poco.
Voglio dirti alcune cose, per l'ultima volta, perché so che ti
faranno bene, perché ti terranno accesa ancora per qualche minuto.</span><br />
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0.5cm; orphans: 1;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Come sei bella quando ridi Margherita. Sei bella, bella da svegliarsi la mattina e mettersi la felpa prima di uscire dal letto.</span></div>
<div style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0.5cm; orphans: 1;">
<span style="font-family: 'Courier New', Courier, monospace; line-height: 21.1654px;">Come sei bella e nessuno te lo dice mai. È un peccato perché ogni volta che qualcuno non te lo dice tu pensi che non l'abbia notato. Allora ti togli la felpa e ti metti il reggiseno. Ed è un peccato.</span></div>
<div style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0.5cm; orphans: 1;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Come è bella la tua mente Titì! Lascia per strada briciole.</span><br />
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">E non è vero che nessuno la vuole, che l'impegno è fuori moda. Non è vero che devi accontentarti di organizzare le tue serate, che nessuno ti aspetterà con lo stomaco chiuso, che non ne vali la pena.</span><br />
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Sei così bella che verrebbe voglia di abbassare la serranda del negozio.</span></div>
<div style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0.5cm; orphans: 1;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><br />Non è vero, ti prego di credermi, che nessuno cambierebbe per te. Per te non esistono paure, confini, proibizioni. Non fa niente se ci siamo abbandonati.</span></div>
<div style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0.5cm; orphans: 1;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><br />A cosa serve smettere di fantasticare? Qui è Domenica già da un po' e ci sono i tuoi desideri messi in ordine sul tavolino. Li ho catalogati in ordine di importanza e sto aspettando che vieni a prendertene qualcuno.</span></div>
<div style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0.5cm; orphans: 1;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><br />Non smettere Mimì, per favore. Gli uomini chiudono gli occhi per sperare. Tutti, tranne te.</span></div>
<div style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0.5cm; orphans: 1;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><br />Come sono belli i tuoi occhi Margherita. Come sei bella.</span></div>
<br />
<div style="line-height: 0.56cm; margin-bottom: 0.5cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><br /></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00234489259824105693noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8859098938158223683.post-48679161721635288722015-10-15T16:11:00.002+02:002015-10-15T16:11:37.453+02:00Io scelgo picche, e tu? Fiori.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-EUHlpcIg47o/Vh-zPUJGFqI/AAAAAAAAAXM/UjPsDa_n4sc/s1600/images148.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="215" src="http://4.bp.blogspot.com/-EUHlpcIg47o/Vh-zPUJGFqI/AAAAAAAAAXM/UjPsDa_n4sc/s320/images148.jpg" width="320" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Sai essere prepotente e arrogante, come
le gambe quando si accavallano.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">E mi chiedo, sarà mai possibile
scrollarsi di dosso le gambe?
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Si può essere e allo stesso tempo
sembrare.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Si può credere di essere e poi
sembrare soltanto.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Si può, a volte, chiedere a qualcuno
di lasciarti essere.
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Ed è una bugia, una stramaledetta
bugia che dici a te stessa per nascondere le gambe.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Non si può chiedere una cosa del
genere.
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">Quando si chiede non si è già più.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00234489259824105693noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8859098938158223683.post-23677738281161589262015-10-13T14:46:00.004+02:002015-10-15T16:14:37.454+02:00Condizionale<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-MONFL-kNQgg/Vhz9IdAaejI/AAAAAAAAATo/pRZFJBgJRT8/s1600/henri-cartier-bresson.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://1.bp.blogspot.com/-MONFL-kNQgg/Vhz9IdAaejI/AAAAAAAAATo/pRZFJBgJRT8/s320/henri-cartier-bresson.jpg" width="208" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">La guardavo continuamente e tutte le
volte pensavo che avrei voluto scrivere per lei una di quelle cose
immense che hanno già scritto tutti, gli altri, quelli bravi. Volevo
prendere tutte quelle parole e appiccicarmele sulla mano, sulla
penna. Non sarebbe stato un furto, un prestito, piuttosto, per una
giusta causa. Avrei usato Roth per dirle " <span style="color: #141823;">Amo…
amo la tua mente. Amo il modo in cui metti in mostra la tua mente
quando parli" e lei avrebbe socchiuso le labbra e
improvvisamente avrebbe sorriso. Sapevo che non avrebbe mai potuto
scoprirmi, lei che un libro non lo aveva neanche mai comprato. Così
avrei potuto corteggiarla tutto il giorno, tutti i giorni, con frasi
ad effetto e diventare piano piano l'uomo che aveva sempre
desiderato. E si sarebbe sentita l'unica al mondo, amata come
nessun'altra e la mia sarebbe stata una bugia, un prestito per una
giusta causa. Una sera io e Buzzati le avremmo lasciato un biglietto
sotto la porta "Vorrei che tu venissi da me in una sera
d’inverno e, stretti insieme dietro i vetri, guardando la
solitudine delle strade buie e gelate, ricordassimo gli inverni delle
favole, dove si visse insieme senza saperlo" e lei sarebbe corsa
da me, piena e viva. </span>
</span></div>
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<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><span style="color: #141823;">Infondo
ho sempre pensato che è a questo che servono i libri, a riempire i
vuoti degli altri, quelli che non sanno chiamare le cose con il
proprio nome.</span></span><br />
<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><span style="color: #141823;">Era amore, lo so. La amavo immensamente, per me oltre
al suo contorno non esisteva nient'altro. Il suo pensiero era il più
bel libro che fosse mai stato scritto. Anzi, sarebbe stato il più
bello se qualcuno fosse riuscito mai a scriverlo. Perché la sua storia,
lei non lo avrebbe mai saputo, l'avrebbero scritta gli altri, quelli
bravi, che di lei non sapevano nulla. E io per questo sarei stato
male, malissimo. Ogni giorno avrei convissuto con il senso di colpa e
mi sarei sentito un incapace. Non avrei saputo scrivere di lei e mi
sarei appropriato delle parole degli altri. Quasi sicuramente non
avrei mai avuto il coraggio di dirglielo e la sua sarebbe
stata la storia di un'altra donna. Sono certo però, che l'avrei
amata, ogni giorno, tutti i giorni, con il mio cuore anche se la
penna sarebbe stata di un altro. </span>
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<span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;"><br />
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<span style="color: #141823;"><span style="font-family: Courier New, Courier, monospace;">«È
troppo tardi anche per i ricordi. Adesso non li amo più. Non so più
se li ho mai amati. Me ne sono andata. Non ho più nella testa il
profumo della sua pelle, negli occhi il colore dei suoi occhi. Non mi
ricordo più la voce, se non a volte quel tono dolce, di sera,
quand’era stanca. La sua risata non la sento più: né la risata,
né le grida. È finita, non me ne ricordo più. Per questo è facile
scrivere di lei adesso, a lungo, estesamente, è diventata scrittura
corrente». (Marguerite Duras, “L’amante”)</span></span><br />
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